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Consigli alimentari ed iperuricemia

 

Consigli comportamentali

In caso di sovrappeso si dovrà ridurre il peso, ma soprattutto la circonferenza addominale. Valori di circonferenza superiori a 94 cm nell’uomo e 80 cm nella donna sono indicatori di un rischio cardiovascolare moderatamente elevato rispetto alla norma, valori superiori a 102 cm nell’uomo e ad 88 cm nella donna sono associati invece ad un rischio “elevato”. Raggiungere il peso norma permette di ridurre i livelli di uricemia nel sangue e altri fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, insulino-resistenza). Detto ciò, non bisogna seguire regimi fortemente ipocalorici e sbilanciati a favore delle proteine, ma rispettare la giusta quota glucidica.

Rendere lo stile di vita più attivo. Praticare attività fisica almeno 3 volte a settimana sia di tipo aerobico che di rinforzo muscolare (anaerobico). L’attività fisica costante ha benefici effetti sui soggetti affetti da iperuricemia, oltre che essere fondamentale per eliminare il peso in eccesso.

E’ molto importante assicurare all’organismo il giusto apporto di acqua e liquidi anche sottoforma di infusi e tisane. L’acqua può prevenire anche i calcoli renali.

Bisogna consumare almeno una porzione di verdura cotta o cruda ad ogni pasto principale, tra le verdure è bene preferire zucca, rape, bieta, broccoli, carciofi, cardi, carote, cavolini di bruxelles, indivia, lattuga, insalata, pomodori, barbabietole.

E’ consigliabile mangiare frutta fresca e di stagione ogni giorno (senza superare la dose di 400 g al giorno). In particolare ciliegie e agrumi ricchi in Vit C, hanno una particolare efficacia nel ridurre i livelli di uricemia.

 

ALIMENTI NON CONSENTITI

  • Dadi vegetali o di carne

  • Cucina grassa e fritti

  • Alcool. In particolare birra e superalcolici aumentano la produzione di acido urico, oltre a favorire l’aumento di peso, che potrebbe precipitare nelle articolazioni. L’alcol è anche responsabile di una ridotta eliminazione da parte dei reni degli acidi urici.

  • Pesce azzurro ad alto contenuto di purine come acciughe, alici, sardine, sgombri.

  • Frattaglie (fegato, cervella, rognone).

  • Selvaggina

  • Molluschi e frutti di mare

  • Insaccati

  • Alimenti conservati.

  • Strutto, lardo

  • Bevande zuccherine contenenti fruttosio come cola, succhi di frutta…

“L'eliminazione di ulteriori alimenti, come veniva consigliato in passato, non offre vantaggi ed espone al rischio di squilibri nutrizionali.”

ALIMENTI CONSENTITI CON MODERAZIONE

  • Pollame (porzione di circa 100 grammi).

  • Legumi (piselli, fagioli, lenticchie).

  • Pesce a medio contenuto di purine: spigola, carpa, cernia, luccio merluzzo, nasello, palombo, sogliola, rombo, trota (porzione di circa 150 grammi).

  • Alcuni tipi di verdure quali asparagi, spinaci, cavolfiori e funghi

Per riassumere di seguito una tabella con i cibi a più alto contenuto di purine:

Alimenti ad elevato contenuto in purine     

(da 150 ad 800 mg/100 g)

alici o acciughesardinearingasgombricozzeanimelle, fegato, rognone, cervello, estratto di carne, selvaggina

Alimenti a contenuto medio di purine

(da 50 ad 150 mg/100 g)

carni, pollame, pesce (tranne quello con alto contenuto di purine), ostriche, gamberi, granchi, crostacei, salumi e insaccati in genere; pisellifagiolilenticchieasparagispinacicavolfiori, funghi, arachidi, prodotti integrali

Alimenti a basso contenuto in purine

(da 0 ad 50 mg/100 g)

latte, uova, formaggi, verdure, ortaggi (eccetto quelli sopraelencati), frutta, pasta e gli altri cereali (fatta eccezione per germe di grano e prodotti integrali)

ALIMENTI CONSENTITI E CONSIGLIATI

  • Pasta e riso non integrale, fette biscottate, cereali. L’ingestione di carboidrati complessi favorisce l’eliminazione di acido urico, l’amido in particolare.

  • Latte e suoi derivati come yogurt e ricotta.

  • Formaggi, soprattutto a basso contenuto di grassi come fiocchi di formaggio magro, asiago, bel paese, crescenza, fior di latte, fontina, mozzarella, scamorza e tra gli stagionati il Grana Padano DOP che è un concentrato di latte, ma meno grasso del latte intero perché parzialmente decremato durante la lavorazione, il suo consumo favorisce il raggiungimento del fabbisogno giornaliero di calcio, zinco, selenio e vitamine del gruppo B tra cui la B12 oltre alla vitamina A.

  • Uova.

  • Pesce azzurro, evitando le sardine. Il pesce azzurro è ricco di acidi grassi omega 3 che contribuiscono a modulare lo stato infiammatorio dell’organismo, riducendo l’incidenza delle malattie infiammatorie, inclusa l’artrite gottosa.

 

 

 

 

 

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it

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