
Dott.ssa
Dietista
Nicoletta Bernabei
La stanchezza
Un esempio per capire: la stanchezza...
Immaginiamo che un paziente entri nello studio di un dottore e si lamenti
del fatto che da un pò di tempo si sente sempre stanco, affaticato, prostrato.
Si tratta di "stanchitudine"???...stress da lavoro, fatica fisica, insonnia, cattiva
alimentazione, problemi di salute???? In genere la richiesta più frequente da
parte di chi ne soffre è quella di un «ricostituente che tiri su», che aiuti a
superare situazioni di disagio indefinite, caratterizzate da una condizione
generale di perdita di energie fisiche e psichiche.
La stanchezza è un sintomo collegato a moltissime patologie. Come però
indagare per escludere un'eventuale stanchezza patologica?
1) Eseguite le analisi per rivelare patologie latenti e/o del recente passato:
emocromo, sideremia, ferritina, azotemia (o uremia), VES, creatinina,
colesterolo totale, colesterolo HDL, transaminasi (GOT e GPT), bilirubina,
glicemia, trigliceridi, calcio, magnesio, TSH, FT3, FT4, marker per l'epatite e
altre che aggiungerà il vostro medico curante dopo attenta visita. Eventuali
scostamenti dai valori di riferimento possono essere valutati dal proprio medico curante per la ricerca di patologie particolari.
2) Il medico curante, dai risultati delle analisi e/o dalla visita diretta del paziente, esclude o meno forme patologiche particolari.
3) In caso di pressione bassa, avete più probabilità di vivere a lungo, ma tenete conto che l'ipotensione può dare un vago senso di stanchezza, capogiri ecc.
4) Di solito non è una sola sostanza responsabile della vostra stanchezza. Evitate pertanto l'uso di integratori vitaminici o minerali che sono giustificati solo in casi specifici se il soggetto per esempio svolge un'intensa attività sportiva o lavorativa o se ne sono dimostrate effettive carenze. Carenze di vitamina D o di vitamina B12, possono per esempio determinare debolezza muscolare. Indubbiamente la stanchezza può essere causata anche da anemia.
Per rimediare bisogna migliorare l'alimentazione, ma è possibile anche ricorrere a degli integratori di vitamine e di ferro (vedi sopra); inoltre può essere utile aumentare l’esposizione ai raggi del sole, in modo da favorire la produzione di vitamina D.
5) Verificate che la stanchezza non dipenda dall'abuso di alcol, droghe o farmaci. In chi fa uso di queste sostanze è abbastanza logico sentirsi più stanchi del solito (la probabilità aumenta esponenzialmente con l'età).
Per esercitare qualunque attività è necessario avere:
-
energia vitale
-
forza di volontà anevrotica.
Molte persone giudicate sane non le hanno o le hanno perse nel tempo. Sintetizzando, sono le situazioni dove la stanchezza si presenta come una sostanziale noia per quello che si fa. Da un lato non c'è abbastanza amore, passione e dall'altro non c'è abbastanza forza di volontà per reggere la fatica di gestire qualcosa che non è amato al 100%.
Così capita di essere facilmente stanchi nello studio, nel lavoro, anche in un hobby (che non è mai diventato un oggetto d'amore).
Esistono test di tipo energetico che si effettuano con la kinesiologia e consentono una sorta di misurazione. La medicina tradizionale cinese utilizza per la diagnosi energetica la palpazione del polso, l'osservazione della lingua e del colorito del viso, oltre all'interrogatorio. L'omeopatia valuta attraverso una serie di domande molto dettagliate, rivolte a portare alla luce sintomi molto precisi che accompagnano la stanchezza, per individuare i «simillimum omeopatici». L'oligoterapia ricerca tipologie specifiche che consentono di definire la costituzione e quindi le diverse predisposizioni alle malattie. Le domande sulla presenza o meno di stanchezza e la sua modalità sono fondamentali per individuare l'oligoelemento necessario.
La stanchezza cronica denuncia una difficoltà dell'individuo nelle sue capacità di adattamento, si accompagna frequentemente a stati ansiosi-depressivi, disturbi del sonno che comprendono sia l'insonnia che la sonnolenza, difficoltà di concentrazione e di apprendimento, diminuzione della libido, talora anche disturbi del comportamento alimentare, come tendenze anoressiche o bulimiche.
Dal punto di vista fisico può accentuarsi la freddolosità, un peggioramento dello stato dei capelli e delle unghie, in particolare quella dell'alluce che può essere interessata da funghi, ricorrenti mal di testa e altri indizi di uno stato di intossicazione. Comunque non va dimenticato che la sensazione di stanchezza varia da individuo a individuo, ed anche nella stessa persona si può manifestare intensità diversa in momenti e contesti diversi.
Esiste infine la sindrome da stanchezza cronica (CFS, Chronic Fatigue Sindrome), di cui oggi tanto si parla. I disturbi sono sovrapponibili a quelli visti in precedenza: continuo stato di spossatezza non giustificato da cause organiche e che non si risolve con il riposo, alterazioni dell'umore, della capacità di concentrazione e memorizzazione, dolori e dolenza muscolare, affezioni respiratorie croniche ecc.
E il fegato?Se si affatica?
Vi sono varie ipotesi rispetto alla causa di questa sindrome; tra le più accreditate c'è quella virale. Da qui l'importanza di rafforzare il sistema immunitario nei soggetti interessati dal disturbo. Secondo la psiconeuro-endocrino-immunologia occorre riequilibrare il sistema nervoso, ormonale, immunitario, tenendo conto anche della psiche e della personalità.
Com'è noto, il livello energetico e lo stato emotivo di ognuno sono determinati dall'interazione di due fattori principali: l'autoconsiderazione e lo stato fisiologico. Il soggetto che accusa stanchezza cronica si concentra sul proprio grado di affaticamento non perdendo occasione di ripeterlo a se stesso e agli altri. Quindi, il trattamento più efficace consiste in un programma completo in grado di riequilibrare la mente, l'attitudine e la fisiologia, in modo da ricaricare il soggetto di nuova energia.
Di grande importanza è anche l'esposizione ad additivi alimentari, solventi, pesticidi, metalli pesanti e altre tossine che può compromettere seriamente la funzionalità epatica e i processi di detossificazione.
Un fegato congestionato è anche caratterizzato da un minore flusso biliare (colestasi) e questo è un altro fattore peggiorativo. Tutto questo produce innanzitutto un sintomo: la stanchezza. Diversi studi hanno dimostrato che un altro fattore importante è l'eccessiva permeabilità gastrointestinale, che può essere dovuta ad una cattiva alimentazione o alla presenza di intolleranze o allergie alimentari.
Ripristinando un'ottimale condizione dell'ambiente intestinale, che a sua volta svolge un ruolo di grande importanza per il sistema immunitario e il sistema nervoso, si sono avuti ottimi risultati nell'81,2% dei soggetti che hanno eliminato gli alimenti a cui erano intolleranti.
Già nel 1930, la stanchezza cronica era già conosciuta come uno dei fattori fondamentali delle allergie alimentari, tant'è vero che un'elevata percentuale (tra il 55 e l'85%) degli individui che manifestano sindrome da stanchezza cronica soffre di allergie alimentari.
Questo perché quando il sistema immunitario è compromesso si è più soggetti ad infezioni che possono durare nel tempo, aggravando la stanchezza che in alcuni casi può essere causata anche da un'infezione intestinale da Candida albicans, un fungo che esiste normalmente nel nostro organismo ma che è controllato in presenza di una buona flora intestinale.
D'altra parte, il livello energetico è fondamentalmente correlato alla qualità degli alimenti ingeriti quotidianamente. Da questo punto di vista, gli alimenti più sotto accusa sono caffeina e zuccheri raffinati, che andrebbero del tutto eliminati.
Alcuni alimenti e micronutrienti...
L'azione del caffè
È noto l'effetto tonico e stimolante del caffè, che viene proprio ricercato da chi soffre di stanchezza e cali di energia, ma in molti casi è proprio l'assunzione regolare di caffè a generare stanchezza cronica.
Diversi studi hanno riscontrato che gli individui con disturbi psichiatrici fanno largo uso di caffeina ed il grado di stanchezza soggettiva è spesso correlato alla quantità di caffeina ingerita. Per un'intossicazione da caffeina sono sufficienti tre tazze al dì e quando ci si priva improvvisamente della sostanza compaiono sintomi di astinenza: affaticamento, cefalea e un intenso desiderio di caffè che durano pochi giorni.
Il magneso tira sù
Anche la carenza di magnesio può dare stanchezza cronica, in quanto questo minerale viene consumato dal nostro organismo soprattutto in condizioni di stress. Le funzione del magnesio sono legate alla capacità di attivare numerosi enzimi, inoltre contribuisce a mantenere la carica elettrica delle cellule, in particolare quelle di muscoli e di nervi, è coinvolto inoltre nel processo di produzione di energia. Alimenti ricchi di magnesio sono i cereali integrali, le mandorle, il lievito di birra, le alghe, il tofu (formaggio di soia), i fichi e le albicocche secche, i datteri, il prezzemolo.
Per aumentare il livello di energia è quindi fondamentale consumare cibi freschi e non conservati, naturali e privi di conservanti e sostanze chimiche che possono contribuire all'intossicazione del fegato e a creare intolleranze alimentari, alimenti biologici e integrali che attraverso le fibre consentono una migliore pulizia intestinale, un'ottimale condizione della mucosa e della flora batterica intestinale. Ripristinando, attraverso un'alimentazione sana, una buona funzionalità epatica e intestinale, il livello di energia cresce, il sistema immunitario si fortifica, il sistema nervoso non è più intossicato dalle tossine che si generano da un colon mal funzionante e con una mucosa infiammata, la candida non trova un ambiente adatto e non prolifera eccessivamente.
Il cereale integrale mantiene inoltre un livello costante di glicemia. Tutti sappiamo che il primo sintomo di un calo di zuccheri nel sangue è la stanchezza: questi cali sono fortemente facilitati dal consumo eccessivo di zuccheri raffinati. Dunque è bene sostituire lo zucchero bianco con miele, zucchero di canna, succo d'acero o ancora meglio malto di cereali, così come le farine raffinate andrebbero sostituite da cerali in chicchi tanto più quanto è più forte lo stato di spossatezza. Di grande aiuto in questo casi sono verdure verdi, semi, mandorle e in generale un po' di frutta secca (se non ci sono segni di forti infiammazioni), legumi e pesce come proteine, tè verde.
In particolare il miso (preparato fermentato a base di soia e orzo o riso) può essere molto indicato per detossificare il fegato e migliorare la flora intestinale. Il tè mu, una miscela di 16 erbe che comprendono anche una piccolissima quantità di ginseng, può sostituire ottimamente il caffè per il suo effetto tonico senza indurre poi il calo energetico tipico della caffeina.
La carne tira giù
Tra gli alimenti che levano la stanchezza, va sfatato il mito della carne come apportatrice di energia. In realtà l'effetto è lo stesso della caffeina: una stimolazione intensa e momentanea, mediata dalla produzione di adrenalina, seguita da un calo energetico costante.
Anche lo stile di vita è molto importante per correggere la condizione di stanchezza cronica ed aumentare la vitalità: consumare i pasti seduti e con una certa tranquillità invece del panino mangiato in piedi e in fretta, fare esercizio fisico di intensità moderata, come belle passeggiate, un po' di ginnastica. Ancora più adatte sono le ginnastiche energetiche quali il Qi Kong o il Tai chi o più semplicemente utilizzare la bicicletta per i piccoli spostamenti in città. Infine esercizi di rilassamento e visualizzazioni positive consentono quella sorta di reset che permette la ricarica energetica quotidiana.
Allontanandoci dalla natura e dall'ascolto del corpo ci si allontana e si perde il contatto con i nostri serbatoi energetici più profondi. Il piacere di vivere e l'ottimismo sono senz'altro il segreto delle persone forti e vitali che hanno le energie per poter vivere secondo i propri desideri e le proprie scelte.
Il luppolo
Il luppolo ha della spiccate proprietà sedative e antispasmodiche, grazie alle quali può essere considerato ideale
nel risolvere l’agitazione e l’insonnia, spesso legate all’affaticamento. Il luppolo abbonda di sali minerali, di flavonoidi,
che esercitano un’azione antiossidante, e di oli essenziali. La sera si può alleviare stanchezza e irritabilità con un infuso di coni di luppolo, con l’aggiunta di miele di tiglio, che riesce a rilassare il corpo e la mente.
Il luppolo in cucina
Il luppolo è contenuto nella birra.
In cucina si utilizza solo la parte apicale del rametto, i primi 10-15 centimetri.
Dai tempi antichi i germogli primaverili del luppolo (hanno un sapore un po’ amarognolo) vengono consumati come fossero asparagi per questo spesso vengono chiamati "asparagi selvatici"; sono ottimi anche in un risotto o mescolati a una frittata. Ora non vengono più venduti nei mercati, ma ognuno può raccoglierli da sé durante una passeggiata in campagna.
I germogli sono ottimi nelle insalate, possono essere fritti o uniti a minestre e risotti, o alle bevande.
Si possono anche far lessare per 5-10 minuti, condire con olio, sale e limone.
A differenza della maggior parte dei germogli utilizzati per uso culinario, i getti di luppolo selvatico sono tanto più gustosi quanto più sono grossi.
CONTROINDICAZIONI
SCONSIGLIATO ALLE DONNE IN GRAVIDANZA-NELLE MASTECTOMIE E NELL'INFANZIA. ALTE DOSI INDUCONO VOMITO. EVITARE L'AUTOMEDICAZIONE.
I probiotici dello yoghurt
Per combattere la stanchezza risultano essenziali anche i probiotici che sono contenuti nello yogurt. Lo yogurt è buono e fa bene alla salute. I probiotici infatti riescono ad aumentare nel nostro organismo i livelli di triptofano, un precursore della serotonina, che determina uno stato di tranquillità. Molto meglio lo yogurt bianco al naturale, senza zuccheri, da mangiare soprattutto a colazione o a merenda.
Gli spinaci
Gli spinaci, ricchi di ferro, possono sopperire ai cali di energia, dovuti soprattutto alla carenza di ferro.
Il consumo degli spinaci dovrebbe essere accompagnato a quello di alimenti ricchi di magnesio, come frutta secca, riso integrale, lenticchie, banane, pesche, peperoni. In questo modo si riesce a regolare bene l’apparato digerente, il sistema nervoso e il tono muscolare. Gli spinaci sono utili anche per alleviare il mal di primavera dei bambini.



